L’associazione politica/movimento culturale La Giusta Causa
dopo la sua assemblea in videoconferenza lancia un documento con il quale
individua alcune proposte per l’emergenza. Nello stesso tempo, mobilita tutti i
suoi soci a fianco dei volontari e dell’assessorato al Welfare per mettersi al
servizio di chi è già in campo, come organizzazione collettiva.

Per quanto riguarda le proposte, l’associazione ritiene necessario attrezzare
la rete territoriale di assistenza sanitaria e individuare luoghi per l’accoglienza
dei convalescenti e di coloro che devono rimanere in quarantena. Occorre,
inoltre, garantire a tutto il personale sanitario e sociosanitario, tecnico,
agli operatori dell’emergenza-urgenza e della medicina territoriale la
fornitura urgente, continuativa e diffusa di DPI – dispositivi di protezione
individuale.

Il virus colpisce tutti, ma le conseguenze che ne sono derivate rischiano di
aggravare le diseguaglianze, spingendo nel baratro della povertà tutti coloro
che non hanno più una fonte di guadagno. A livello locale e regionale occorre,
quindi, accrescere la copertura del bisogno sociale in tempi rapidissimi,
richiedendo immediatamente al MLPS la completa liberazione delle risorse del
Fondo Povertà (PON Inclusione e quota servizi del Fondo Reddito di
Cittadinanza). Gli interventi sono realizzabili con maggiore velocità se sulla
distribuzione di pasti e beni di prima necessità, così come sul sostegno nei
percorsi didattici a distanza, si rifinanziano le organizzazioni del terzo
settore che fanno lavoro di prossimità.
Si possono, inoltre, utilizzare le risorse del FAS 2014-2020 (Patto per la
Puglia) per finanziare una operazione di ribaltamento del ReD pugliese
[Revolving ReD] in modo da farlo ricadere immediatamente sul territorio,
eliminando i requisiti di accesso ordinari e riducendo i passaggi
amministrativi, per non gravare troppo sui Comuni e attivarlo immediatamente,
liberando risorse economiche (almeno 700-800 euro/mese per 6 mesi) e sostenere
i bisogni primari.

Sul piano economico è necessario sostenere gli investimenti delle imprese
manifatturiere regionali nella riconversione della propria produzione
COVID19-oriented, con riferimento alla produzione di DPI, allo sviluppo di
nuovi brevetti e alla produzione di tecnologie sanitarie (saturimetri,
respiratori, strumentazioni e kit per test, …), con commesse immediate.
Con le risorse del FAS 2014-2020 (Patto per la Puglia) si possono finanziare in
modo più esteso la CIG ordinaria e la CIG in deroga, perché 9 settimane da
marzo al 31 agosto 2020 non saranno sufficienti, né per la fase emergenziale né
per sostenere le imprese nelle fasi di riduzione di attività che seguiranno a
questa emergenza.