Il Tribunale del Riesame
di Bari ha rigettato la richiesta di dissequestro della sede di CasaPound, nel
quartiere Libertà di Bari, sequestrata l’11 dicembre scorso su disposizione
della magistratura barese, nell’ambito dell’indagine sull’aggressione del 21
settembre 2018 da parte di un gruppo di militanti del movimento di estrema
destra nei confronti di alcuni manifestanti che tornavano da un corteo antifascista
e antirazzista. Nell’inchiesta della Digos, coordinata dal procuratore aggiunto
Roberto Rossi, 30 persone, tutti militanti di CasaPound, sono indagate per
“riorganizzazione del disciolto partito fascista” e
“manifestazione fascista”. Per il gip che ha sequestrato la sede,
“l’indole violenta e aggressiva legata a ragioni di estremismo ideologico
e politico” dei militanti di CasaPound fa “ritenere concreto il
pericolo che, ove si presentano occasioni analoghe, legate a manifestazioni di
pensiero a loro sgradite, possano tornare a usare la sede come base operativa
per sferrare simili aggressioni”.