“Mano a mano è un obbligo che stiamo assolvendo, per dare
conto di quello che è accaduto in quattro anni di Governo. È un confronto tra
il programma, che era stato costruito con metodo partecipativo, e quello che è
avvenuto”. Così il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano durante l’evento
“Mano a mano”, l’iniziativa pubblica di approfondimento organizzata dalla
Regione Puglia, per verificare lo stato di attuazione del programma
dell’Amministrazione regionale. 

Un evento che ha visto la partecipazione del Presidente
Emiliano, della Giunta Regionale, dei Dipartimenti e delle Agenzie Regionali,
volto a garantire pienamente il diritto dei cittadini a essere coinvolti nelle
scelte di governo e consentire un controllo delle attività svolte sinora, come
prevede la Legge pugliese sulla Partecipazione. 

L’84 per cento del programma è stato realizzato: le azioni
sono definite “attivate” quando sono completate o già attive sul territorio. Il
16 per cento delle azioni “non attivate” sono quelle non ancora validate o il
cui iter è iniziato ma non ultimato. L’analisi è realizzata con il supporto
dell’Ufficio statistico e del Controllo di gestione della Regione. La Puglia, grazie alla Legge regionale sulla
Partecipazione, realizza così un metodo di coinvolgimento permanente dei
cittadini, basato sull’informazione, la trasparenza, la consultazione,
l’ascolto.

 “Abbiamo ancora un altro anno di lavoro – ha proseguito
Emiliano – e ci auguriamo che questa soglia dell’84% delle azioni realizzate
possa arrivare tendenzialmente al 100%. È stato un lavoro durissimo, sia
realizzarle queste cose, sia soprattutto raccontarle, perché si tratta spesso
di azioni immateriali che però sono essenziali per poter raggiungere il
miglioramento complessivo della regione”.

“Tutti i numeri della Regione Puglia – ha spiegato il
Presidente – tendono in alto. Il dato relativo all’export, quello relativo alla
crescita economica, al l’occupazione, al turismo, i numeri della sanità. Sono
tutti numeri a salire. Non abbiamo fatto miracoli, ci sono ancora molte cose da
fare e percezioni ancora da sistemare. Perché tra il dire e il fare c’è di
mezzo il mare, ma tra il fare e il far sapere c’è di mezzo l’oceano, giacché
molto spesso le persone non sono informate e giudicano sulla base del sentito
dire o sull’esperienza personale”.

Secondo Emiliano “oggi abbiamo fatto un lavoro di
comunicazione senza precedenti. È la prima volta nella storia della Regione
Puglia che tutti gli uffici regionali fanno lo sforzo, e ringrazio davvero
tutti, di raccontare ai pugliesi quello che è accaduto in quattro anni di
lavoro”.

Emiliano si è poi soffermato sui settori sui quali bisogna
insistere ulteriormente. “Nel programma di lavoro – ha detto – noi abbiamo
soprattutto un punto sul quale dobbiamo ancora arrivare ai primi posti in
Italia, e mi riferisco alla sanità. Eravamo agli ultimi posti e adesso siamo
ben oltre la metà classifica, ma vogliamo essere nel vertice di testa, per
questo dobbiamo continuare a lavorare. Un’altra cosa che non abbiamo ancora
realizzato è la legge con la doppia preferenza di genere. Io mi auguro che il
Consiglio Regionale voglia dare questa opportunità alle donne: nei consigli
comunali e regionali dove c’è la doppia preferenza di genere ci sono moltissime
donne che sono state elette, mentre noi, l’ultima volta, in maggioranza non
abbiamo eletto neanche una donna. È una cosa inaccettabile”.

Emiliano ha poi annunciato che “è in preparazione la Legge
sulla Bellezza, che è una norma che oggi viene addirittura presentata a Londra
davanti all’Associazione culturale che fa capo al Principe Carlo: una legge che
sta avendo un grande interesse da parte di tutta l’Europa”.

“E poi manca – ha concluso Emiliano – soprattutto l’idea di
quello che dobbiamo fare in futuro, perché questo evento di oggi non è solo un
rendiconto del programma, ma serve a costruire il Piano Strategico della
Puglia. Era dal 1982 che non si strutturava un Piano di Sviluppo Regionale e
noi concluderemo la legislatura presentando il Piano. C’è poi, un’altra legge a
mia firma, quella contro l’omotransfobia, che è ancora bloccata in Consiglio
Regionale: io mi auguro che con eventuali aggiustamenti che possano
tranquillizzare tutti, possa ben presto essere approvata all’unanimità”.

Insomma, l’appuntamento di oggi realizza una tappa
importante di quel metodo di coinvolgimento permanente dei cittadini basato
sull’informazione, la trasparenza, la consultazione e l’ascolto.