“Il conto dei danni causati dalla Xylella in Puglia è
salito a 1,2 miliardi di euro sull’area infetta che riguarda 183mila ettari per
colpa di errori, incertezze e scaricabarile che hanno favorito l’avanzare del
contagio. Un atteggiamento, questo, che ha impedito l’applicazione delle
necessarie misure di contenimento e che è costato all’Italia l’apertura nel
2016 di una procedura d’infrazione da parte dell’Unione Europea che ha portato
al deferimento alla Corte di Giustizia Ue che si esprimerà il 5 settembre
prossimo”. Lo sottolinea Coldiretti Puglia in una nota.

Il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia,
ricorda poi “che sono sospesi i 70 abbattimenti previsti a Crispiano (Taranto)
per estinguere il focolaio dell’infezione, e le eradicazioni chirurgiche
necessarie a fermare l’avanzata della malattia hanno subito nuovamente una
battuta d’arresto”. 
“Anche l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) – prosegue
Coldiretti Puglia – ha lanciato l’allarme sulla diffusione della Xylella che
minaccia la maggior parte del territorio Ue dove, tra l’altro, sono stati
individuati altri casi di malattia, dalla Francia alla Spagna, dalla Germania
al Portogallo”. “Continua a mancare – conclude Muraglia – una strategia tra
enti regionali, nazionali e comunitari per fermare la malattia e ridare
speranza di futuro ai territori che hanno perso l’intero patrimonio olivicolo e
paesaggistico”.