Il “pinna
nobilis”, ossia la nacchera di mare è tra le specie protette dalle
direttive dell’Unione europea ma, purtroppo, interessata negli ultimi tempi da
morie anomale. Gli ultimi studi hanno purtroppo confermato quanto già acquisito
da ricerche avviate da diverso tempo: il responsabile della moria di
“pinna nobilis” è una infezione causata da
“haplosporidium”, un nuovo protozoo parassita, particolarmente
aggressivo, che distrugge la ghiandola digestiva delle nacchere.
    Per questo una delegazione di spiaggia
della Capitaneria di Porto di Termoli, in servizio nelle Isole Tremiti (Foggia)
è impegnata con il Consiglio Nazionale delle Ricerche di Taranto e l’Università
degli Studi di Teramo a sostegno della tutela della pinna nobilis. I
ricercatori tarantini e teramani hanno condotto un’attività di studio nelle
acque dell’arcipelago delle Diomedee per salvare la specie, il più grande
mollusco bivalve del Mediterraneo che contribuisce a ripulire l’acqua filtrando
le particelle organiche.