Undici spettacoli in cartellone targati Consorzio Teatri di
Bari – TRIC (Teatro di rilevante interesse culturale, unico in Puglia a essere
riconosciuto dal Ministero), per una stagione di prosa 2019/2020 ancora più
varia al Teatro Radar di Monopoli. Ad ospitarla per il secondo anno
consecutivo, un pezzo importante della storia culturale della città, riaperto a
settembre dello scorso anno grazie all’impegno di Comune di Monopoli e del
Conservatorio Nino Rota e animato con gli spettacoli di Teatri di Bari. Passo
finale del percorso di recupero del teatro Radar, avviato 8 anni fa dopo che la
struttura era rimasta chiusa sin dal 1985. E i numeri hanno benedetto
l’operazione: sono stati 399 gli abbonamenti registrati nella passata stagione,
con oltre 12mila spettatori nei 30 spettacoli nel cartellone di Teatri di Bari
e 49 eventi organizzati da altre associazioni.  

Il programma

Si parte il 26 e 27 ottobre con Uomo solo in fila – I
pensieri di Pasquale, prodotto dal Teatro Franco Parenti con la regia di Luca
Sandri. Maurizio Micheli porta in scena un nuovo personaggio dopo il successo
di ‘Mi Voleva Strehler’: un uomo solo in coda in un anonimo ufficio di
Equitalia, affiancato da altri esseri umani che, come lui, aspettano di
conoscere il loro destino. Il 9 e 10 novembre è la volta di Oggi è già domani,
riadattamento teatrale di Jaja Fiastri dell’esilarante commedia di Willy
Russell; produzione di Garinei e Giovannini con regia di Pietro Garinei. Paola
Quattrini interpreta una casalinga dall’esistenza grigia, che ha un solo
compagno con cui sfogarsi dei suoi problemi: il muro della cucina. Il 23 e 24
novembre spazio a Gianrico Carofiglio con La manomissione delle parole,
prodotto da Teatri di Bari con la regia di Teresa Ludovico. Un’originale
lezione in cui il magistrato e scrittore va a smontare le forme base del nostro
linguaggio per ridare loro la dignità meritata, ‘giocando’ con le citazioni di
personaggi diversissimi tra loro, come Aristotele, Primo Levi e Obama. In scena
il 21 e 22 dicembre Mastro Don Gesualdo, interpretato da Enrico Guarneri e
prodotto dall’Associazione culturale Progetto Teatrando. Lo spettacolo è
diretto da Guglielmo Ferro, figlio di Turi Ferro, l’interprete del Mastro don
Gesualdo nel 1967, che, da anni, si dedica alla drammaturgia contemporanea adottando
una tecnica registica di respiro europeo. Il 2020 si apre con la storia del
soldato sbruffone Pirgopolinice: l’11 e 12 gennaio va in scena Il Miles
Gloriosus, nella versione tradotta e diretta da Marinella Anaclerio, con
produzione della Compagnia del Sole. Sul palcoscenico, una gara per ottenere il
favore di Pirgopolinice, pronto a regalare parte delle sue ricchezze se
adulato. Una storia del passato, che si potrebbe però adattare tranquillamente
ad alcune figure del presente. Il 25 e 26 gennaio l’attore Dino Abbrescia si
racconta in Raccondino, mostrandosi al pubblico attraverso i suoi personaggi.
Una produzione Auroom, diretta da Susy Laude. Una storia che parte dalla Bari
dell’infanzia e sfocia nella scoperta della musica e del teatro, passione che
coltiverà fino a farne il suo lavoro. Complice la sostituzione ‘last minute’ di
un attore infortunato. Il 9 e 10 febbraio va in scena un grande classico della
commedia greca, nel riadattamento curato e diretto da Emilio Russo, su
produzione di TieffeTeatro Milano: Uccelli di Aristofane. Sul palco rivive il
viaggio dei due ‘profughi’ Pisetero ed Evelpide, alla ricerca della città e
della vita ideale, lontano dai meccanismi complicati della vita sociale e
istituzionale di Atene. Il 22 e 23 febbraio Lunetta Savino è la protagonista di
Non farmi perdere tempo, una ‘Tragedia comica per donna destinata alle lacrime
che si ribella e si diverte’, prodotta da Arteteca – Laprimamericana – Mater e
diretta da Massimo Andrei. Interpreta Tina, una donna che ad un certo punto
della sua vita decide di affrontare e concludere molte delle faccende ordinarie
e straordinarie, delle aspirazioni e passioni che ha sopportato, rimandato o
aspettato per molto tempo. L’8 marzo è la volta di Anfitrione (Fuori
abbonamento), adattamento teatrale dell’opera del commediografo Plauto,
prodotta da Teatri di Bari/Kismet e diretta da Teresa Ludovico. Il doppio, la
costruzione di un’identità fittizia, il furto dell’identità, la perdita
dell’identità garantita da un ruolo sociale, sono i temi che Plauto ci consegna
in una forma nuova, da lui definita tragicommedia, perché gli accadimenti
riguardano dei, padroni e schiavi. Letteratura e teatro si fondono il 14 e 15
marzo con L’Abito Nuovo, frutto di una collaborazione artistica tra Eduardo De
Filippo e Luigi Pirandello. La regia delle scene è curata da Michelangelo
Campanale, per una produzione di Compagnia La luna nel letto e Associazione
culturale Tra il dire e il fare. Un progetto nato intorno all’omonima novella
dello scrittore siciliano, che Eduardo individuò come adatta ad una
trasposizione teatrale. Chiude la stagione 2019/2020 il 28 e 29 marzo lo
spettacolo Una Guerra, storia di migrazioni e decisioni difficili, prodotto da
Fondazione Teatro della Toscana e diretto da Michele Riondino. Anna Foglietta
interpreta una donna coraggiosa, che per salvare i suoi due figli dal conflitto
che sta martoriando il suo Paese decide di tentare il viaggio che la porterà ad
attraversare il Mediterraneo, parabola dei flussi migratori odierni.

Non mancano gli appuntamenti per i ragazzi: ritorna la Stagione
Scuole, con programmazione a partire dall’8 novembre. Dieci gli spettacoli in
programma al teatro Radar, pensati per i piccoli spettatori dai 4 anni in su.
Dalle favole intramontabili ai grandi classici, senza dimenticare produzioni
originali, per un cartellone capace di toccare i temi più disparati e
incontrare così gli interessi del giovane pubblico.