I finanzieri del Comando Provinciale di Foggia, su
disposizione del Tribunale di Bari – Sezione III in funzione di Tribunale della
Prevenzione – hanno eseguito un provvedimento
di sequestro di beni mobili registrati, immobili, polizze assicurative,
titoli, conti correnti e denaro contante, per oltre 16 milioni di euro,
riconducibili a Ruggiero Massimo Curci, commercialista
foggiano di Carapelle, già indagato dalla Procura della Repubblica presso
il Tribunale di Foggia per molteplici crimini economico-finanziari.

Il sequestro, disposto in accoglimento della proposta della
citata Procura della Repubblica, è l’atto finale di articolate indagini
economico-patrimoniali sviluppate dai finanzieri della Compagnia della Guardia
di Finanza di Foggia sul soggetto classe 68 che ha manifestato una concreta
pericolosità sociale, comprovata da una condanna per reati contro il
patrimonio, con sentenza irrevocabile del 2016, nonché dal suo diretto
coinvolgimento in molteplici procedimenti penali per illeciti
economico-finanziari, quali truffe, reati tributari, reati fallimentari,
riciclaggio, trasferimento fraudolento di valori e impiego di beni e utilità di
provenienza illecita.

L’arco temporale nel quale è maturata la pericolosità
sociale del commercialista è stato acclarato dal 2008 sino a tutto il 2018.

Le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di
Foggia hanno permesso di accertare che Curci, agli arresti domiciliari per
il reato di autoriciclaggio, stava ponendo in essere varie operazioni dirette a
dissimulare il proprio patrimonio. Attraverso un vorticoso sistema di
intestazioni fittizie di beni immobili, titoli, polizze assicurative, assegni e
vaglia circolari, era in procinto di occultare definitivamente le risorse
illecitamente accumulate. Ma l’attività dei militari, coordinati dalla Procura
della Repubblica di Foggia, ha impedito al soggetto di portare a compimento il
progetto ideato e in fase di avanzata attuazione.

Infatti, la Guardia di finanza, delegata dall’A.G., ha
condotto approfonditi e complessi accertamenti patrimoniali, all’esito dei
quali è emersa in capo al commercialista ed ai suoi congiunti una disponibilità
di beni – rappresentata da investimenti in attività finanziarie, beni immobili,
beni mobili registrati e rapporti di credito bancari/postali – 
assolutamente sproporzionati rispetto ai redditi dichiarati ed in generale alle
disponibilità economiche proprie e dei suoi familiari.

In particolare, con il provvedimento ablativo emesso dal
Tribunale di Bari – l’unico nella Provincia di Foggia nell’anno 2019 -, sono
state sequestrate disponibilità per 16.187.402,74 euro, consistenti in14
immobili, tra cui una villa con piscina ubicata in Carapelle; fondi comuni di
investimento; conti correnti; titoli; polizze assicurative; vaglia circolari;
vaglia postali; assegni bancari; denaro contante 4 autovetture, tra cui una
Porsche Carrera 911 (2017); 10 orologi di pregio modello Rolex.