I carabinieri del Comando Provinciale di Foggia hanno
arrestato 5 persone, tra cui anche un appartenente alla Polizia locale del
Comune di Foggia, nell’ambito della maxi operazione antimafia “Decima
Azione”. In particolare, l’attività d’indagine sviluppata scaturisce dal sequestro
di contanti e di assegni bancari, per un importo totale di quasi 70.000
euro, effettuato il 7 novembre 2017, sostanzialmente riferibili al cosiddetto
cassiere della “Società Foggiana”, Rodolfo Bruno, ucciso tra l’altro
successivamente il 16 novembre 2018. Gli accertamenti svolti hanno quindi
permesso di appurare che parte dei titoli di credito erano stati emessi da
alcuni degli indagati, due coniugi.

Dalle conseguenti investigazioni messe in atto dagli
inquirenti, anche mediante l’utilizzo di indagini tecniche, a carico dei
due coniugi in questione, è quindi emerso un evidente quadro indiziario a
carico anche di ulteriori personaggi, responsabili – a vario titolo – di tentata
estorsione, ricettazione, riciclaggio, furto e spaccio di sostanze
stupefacenti. Nello specifico, le attività di indagine hanno permesso di
accertare come uno dei maggiori profitti del sodalizio criminale smantellato
derivasse dalla vendita di veicoli di illecita provenienza. Infatti gli
indagati, dopo aver regolarmente acquistato le sole “carcasse” dei
mezzi ed averne acquisito poi il relativo telaio, lo sostituivano e lo
applicavano – in una seconda fase – su altre autovetture, questa volta rubate
ed integre, in modo così da alterarne i dati identificativi, per infine
immetterle nuovamente sul mercato e ricavarne illeciti profitti nei confronti
di terzi acquirenti, risultati in buona fede.

Al termine delle investigazioni svolte, sono state sequestrate complessivamente
cinque autovetture che, sottoposte ad accertamenti tecnico-scientifici
dalla SIS del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei carabinieri di
Foggia, hanno fornito pieno ed assoluto riscontro all’ipotesi investigativa
iniziale. Un’ulteriore fonte di guadagno per gli indagati è stato rappresentato
anche dal traffico di sostanze stupefacenti, in particolare del tipo
cocaina. In questo settore operava anche un agente della Polizia Locale del
Comune di Foggia, tra l’altro parente di un altro soggetto elemento di spicco
della cosiddetta ‘Società Foggiana’. L’uomo, Antonio Spiritoso, trafficava
in particolare eroina e cocaina, anche dalla sua abitazione dove sono stati
trovati grammi di droga e un bilancino di precisione.

Inoltre, è stato accertato anche un tentativo di
estorsione perpetrato da alcuni degli indagati nei confronti del titolare
di un’azienda agricola che, vittima del furto dei propri mezzi, si era poi
rivolto a tali soggetti chiedendone la restituzione (“cavallo di ritorno”). Il
successivo intervento dei carabinieri ha permesso comunque il rinvenimento e la
restituzione di tutti i mezzi, trovati in particolare occultati in un capannone
in uso ad uno degli indagati.

Ai cinque soggetti destinatari della misura cautelare
custodiale in argomento, si aggiunge la posizione di una sesta persona da poco
trasferitasi all’estero, anch’essa destinataria di provvedimento cautelare, ed
una settima per il relativo marginale coinvolgimento criminale in tale
inchiesta giudiziaria.