La notte tra
l’1 e il 2 novembre, a Orsara di Puglia in provincia di Foggia, è il momento
dei “Fucacoste e cocce priatorje” (Falò e delle teste del purgatorio). Questa è
la notte dei fuochi, la notte più lunga e luminosa dell’anno. In ogni via,
piazza e slargo del paese c’è un covone che arde, scintille che ascendono al
cielo.

IL PIU’ GRANDE
CONTRO-HALLOWEEN D’ITALIA.

Negli ultimi 10
anni, non meno di 200mila persone sono arrivate a Orsara per scoprire
tradizioni, spettacolo e sapori di questa grande ricorrenza. I Fucacoste sono
stati raccontati da oltre 100 testate giornalistiche, hanno trovato spazio in
dirette e servizi giornalistici della Rai e anche la BBC inglese ha dedicato
spazio all’evento in un documentario sul Bel Paese. Non si tratta di Halloween,
niente streghe né dolcetto-scherzetto: I Fucacoste sono un momento di
condivisione e di ricordo dedicato ai defunti.

LE ZUCCHE
LANTERNA. Beffarde, sorridenti, misteriose: nella notte dei falò, le anime
del purgatorio sono guidate dai lumi posti all’interno delle zucche che
prendono sembianze umane. In questo periodo, gli orsaresi scelgono le zucche
più belle dei loro campi e le intagliano per la notte del 1° novembre.

IL QUANDO. La
notte dei Fucacoste è quella che va dalla sera del 1°novembre all’alba del
giorno seguente. Molti si confondono, immaginando si tratti di Halloween:
niente di più sbagliato. La festa dei falò è diversa non solo nei significati e
nello spirito che la caratterizzano ma anche per ciò che attiene al momento in
cui si celebra: halloween si svolge la notte del 31 ottobre, la notte dei
fucacoste va in scena invece il 1° novembre. I giorni che precedono la
festa sono particolarmente intensi per le famiglie orsaresi. C’è chi raccoglie
la legna che alimenterà i falò, chi prepara i dolci e le pietanze tipiche per i
banchetti del 1° novembre, chi raccoglie e intaglia le zucche da trasformare in
lanterna.

L’ATTESA. Nei
giorni che precedono la festa del 1°novembre, Orsara di Puglia vibra al ritmo
di una crescente frenesia. La preparazione delle “cocce priatorije” è solo una
delle incombenze da assolvere: affinché la festa sia perfetta, come vuole la
tradizione, occorre accatastare per tempo tutto il legname necessario a
preparare il falò. E poi non bisogna dimenticare vino, carne, pane, patate e
dolci tipici, cioè tutte le pietanze e gli ingredienti che saranno consumati
nella notte del 1° novembre, quando in ogni stradina del borgo si terrà un
banchetto a base di piatti “poveri” ma gustosi e in tutto il paese saranno esposte
centinaia di zucche lavorate in modo creativo e illuminate al loro interno.

IL SIGNIFICATO. 
Un tempo, nelle vie di pietra del borgo orsarese, davanti a ogni uscio di casa,
si usava porre dell’olio in una bacinella piena d’acqua sormontata da un
treppiede con una lampada: alla fioca luce della candela, si poteva assistere,
secondo i vecchietti, alla sfilata delle anime del purgatorio. Elemento
caratterizzante dei fuochi è la ginestra, un arbusto che in fiamme si
volatilizza facilmente, facendo sembrare che il legame cielo-terra si compia
sotto i nostri occhi. E’ convinzione che le anime dei defunti, tornando fra i
vivi, facciano visita ai parenti e tornino alle dimore dove avevano vissuto, si
riscaldino e continuino il loro peregrinare per tutta la notte. Secondo la
credenza popolare, la zucca accesa avrebbe fatto ritrovare al defunto la casa
dove era vissuto. In onore dei defunti, si consumano cibi poveri ma simbolici:
il grano lesso condito col mosto cotto, e poi le patate, le cipolle, le uova e
le castagne cotte sotto la brace.

GLI ARRIVI
INTELLIGENTI. L’ideale è arrivare in paese dal mattino o, al più tardi, nel
primo pomeriggio. Arrivare prima nel borgo, infatti, permette un più agevole
flusso e una migliore sistemazione nelle aree parcheggio per gli autoveicoli in
entrata. Il paese sarà animato già dal mattino, con l’apertura dell’Info Point,
le visite guidate, il Laboratorio di intaglio delle zucche e una serie di
attività che inizieranno alle ore 10. Il laboratorio delle zucche sarà aperto
anche nel pomeriggio, così da permettere ai tanti bambini che arriveranno
accompagnati dai propri genitori di cimentarsi, in tutta sicurezza e guidati da
personale esperto, nella tecnica dell’intaglio. Già dal mattino, vie, piazze e
case del borgo saranno addobbate da centinaia di lanterne arancioni di ogni
forma.