Il teatro come pratica artistica e civile, per un
progetto, a cura di Teatri di Bari/Teatro Kismet OperA, in collaborazione
con la Compagnia CasaTeatro, che da più di vent’anni continua ad offrire
uno spazio di alta formazione e produzione scenica, rivolto ai giovani detenuti
dell’Istituto penale per i minorenni ‘N. Fornelli’ di Bari e non. Parte da
ottobre la stagione 2019/2020 della Sala Prove, lo spazio teatrale
dell’Istituto, con un ricco calendario di appuntamenti.

Gli appuntamenti della stagione 2019/2020

Ad inaugurare Sala Prove nell’Istituto penale minorile
Fornelli, è stata la produzione Tutto ricordare, tutto dimenticare, andata
in scena nelle serate del 23 e 24 ottobre in occasione della
presentazione del calendario di eventi. Primo spettacolo della Compagnia Sala
Prove, formatasi nell’ambito del progetto, Tutto ricordare, tutto
dimenticare, vede la presenza sul palco di Piera Del Giudice e di un attore
formatosi tra le mura dell’Istituto, Alex Nistor. A Bembè Arti Musicali e
Performative è affidato il secondo appuntamento della stagione, il 21
e 22 novembre: un concerto per vibrafono e marimba, a cura di Tommaso
Scarimbolo, Altro, oltre me, integrato da voci recitanti, per una
produzione originale tra musica e azione scenica.

Il 16, 17 e 18 dicembre, ancora un evento tra musica e
teatro: Compagnia della Sala Prove e Bembè Arti Musicali e Performative
concludono i percorsi di ricerca e laboratorio con i giovani dell’Istituto:
Tommaso Scarimbolo, alla guida di un ensemble di percussioni, si innesta con il
lavoro teatrale a cura di Lello Tedeschi, e insieme presentano un evento
perfomativo tra azioni teatrali e musica coinvolgente e di forte impatto visivo
e sonoro.

Il 17 gennaio, a concludere la prima parte della
stagione, un evento straordinario: una conversazione spettacolo con Sasà
Striano, attore napoletano che ha incontrato il lavoro di scena da detenuto nel
carcere di Rebibbia e ne ha fatto da anni, libero, il suo lavoro, per il teatro
e per il cinema. Il racconto spettacolo della sua esperienza, che tra l’altro
lo ha visto attore protagonista del film dei fratelli Taviani, Cesare deve
morire, sarà una vivace e preziosa testimonianza dell’incontro con l’arte come
occasione ripensamento di sé e riscatto civile.

La stagione proseguirà poi con l’avvio della realizzazione
di una nuova produzione teatrale della Compagnia della Sala Prove,
il seminario di Alta Formazione per operatori di teatro carcere La
Casa di Asterione, curato da Lello Tedeschi per la compagnia CasaTeatro, e
si concluderà nel mese di giugno con la seconda edizione di Way Out –
visioni e suoni per un teatro altrove, una festa in sei serate di apertura al
pubblico con spettacoli, concerti e eventi speciali.

Il progetto ‘Sala prove’

Sala Prove è un progetto nato nel 1997 grazie a
un protocollo di intesa tra Ministero della Giustizia ed Ente Teatrale Italiano,
che si avvale della direzione di Lello Tedeschi – drammaturgo,
regista e formatore teatrale – e della collaborazione della Compagnia
CasaTeatro diretta da Piera Del Giudice.

Tre i pilastri su cui si fondano le attività:
programmazione, produzione e formazione. Iniziative che approcciano al mondo
teatrale non solo i giovani detenuti dell’istituto, ma anche persone esterne
alla struttura, con l’obiettivo di non marginalizzare il lavoro svolto al
Fornelli e offrire alla città un singolare spazio artistico e culturale.
Un’iniziativa che non si ferma alla sola produzione teatrale, ma mira
anche a realizzare e curare la programmazione culturale multidisciplinare
pubblica degli spazi e promuovere attività formative – artistiche,
organizzative ed educative – in rete con gli istituti scolastici della città e
l’Università degli Studi ‘Aldo Moro’ di Bari. Come il festival ‘Way out –
Visioni e suoni per un teatro altrove’, che per la sua prima edizione a giugno
2019 ha aperto le porte dell’Istituto al pubblico per 6 giorni di eventi
teatrali e musicali nel teatro, attrezzato con 70 posti a disposizione degli
spettatori, e negli spazi esterni dell’Istituto.

Le attività della Sala Prove, che si avvalgono anche
dell’expertise di artisti esterni, hanno portato infatti alla creazione di una
vera compagnia, la Compagnia della Sala Prove, composta da detenuti-attori
e artisti professionisti esterni che sono parte integrante del progetto,
promuovendo le produzioni e l’attività nei circuiti professionali nazionali e
definendo dunque l’esperienza tra le più significative nel panorama del teatro
carcere italiano.