La meeting e incentive
industry italiana femminile scende in campo unita e si attiva per dare
alle donne che operano nel settore il loro giusto valore. Su iniziativa di Annamaria Ruffini-SITE Global
PPsCouncil e Presidente Onorario di Women in Leadership – Alessandra Albarelli,
Carlotta Ferrari, Chantal Fiorelli e Maddalena Milone, rispettivamente
Presidenti di Federcongressi&eventi, Convention Bureau Italia, SITE
Italy Chapter e incoming President di MPI Italia Chapter hanno infatti
condiviso e firmato un piano di
azione con l’obiettivo di promuovere la leadership
delle donne e sensibilizzare colleghi e colleghe del MICE sull’uguaglianza
di genere.

“Dopo aver collaborato in
maniera attiva sia con SITE Global sia con MPI International a supporto
del progetto Women in Leadership ho ritenuto urgente e prioritario che
anche in Italia si agisse in modo concreto e coeso per lanciare
un messaggio di inclusione e muoversi in maniera concreta affinché sia
riconosciuta la leadership femminile nel settore dei congressi, degli
eventi e degli incentive”, commenta Annamaria
Ruffini.

“Nel nostro settore, infatti,
siamo di fronte a un’anomalia che va corretta: ai vertici di associazioni
e imprese ci sono donne di grande valore professionale che, però, sono le
grandi assenti nei panel e workshop istituzionali. Il mio invito rivolto
alle colleghe per cambiare le regole del gioco è stato subito accolto in
maniera propositiva e fattiva. Alla loro disponibilità e sensibilità va tutto
il mio più vivo ringraziamento: da oggi con gli hashtag #womeninleadership e #boycottmanels ci impegnamo unite per
sostenere la leadership femminile nel MICE”.

Il piano di azione condiviso tra Annamaria Ruffini e le
Presidenti prevede:

• La firma e la condivisione con le professioniste della
meeting e incentive industry di un manifesto con i principi cardine
dell’impegno a sostegno della leadership femminile
• La pubblicazione di una lista di speaker donne di alto
profilo specializzate in temi attinenti alla meeting e incentive industry
• La somministrazione alle imprese del settore di una survey
per individuare quante sono le donne in organico, qual è il ruolo da loro
ricoperto e quanto incida il gender gap in termini di compensi e
avanzamenti di carriera
• Il mancato supporto a panel, speech, incontri istituzionali
che non prevedano la partecipazione di donne
• L’impegno di ciascuna a chiedere la presenza di altre donne
ai panel ai quali è invitata a intervenire.