Strage in campagna per il gelo che sta interessando da 2
giorni la Puglia con temperature fino a – 5 gradi dopo un inverno bollente, con
danni ingenti su primizie come i piselli, verdure in pieno campo come asparagi,
carciofi, finocchi, cicorie, con gravi danni sul grano e sulle patate, sugli
alberi da frutto come ciliegi e albicocchi, sui mandorli, fino ad arrivare alle
gravi gelate a carico dei vigneti di uva va da tavola e da vino. E’ il primo
bilancio stilato da Coldiretti Puglia con i tecnici chiamati in campo da Foggia
a Brindisi, da Taranto alla BAT fino a Bari per la verifica dei danni, con la
repentina ondata di gelo che sta interessando anche impianti di irrigazione e
tubature con l’acqua trasformata in stalattiti di ghiaccio.

“In campagna gli agricoltori stanno cercando di lottare
contro le gelate improvvise con pratiche antiche quali l’accensione di fuochi
controllati tra i filari, per cercare di aumentare la temperatura tra le viti o
attraverso l’apertura dei teli antigrandine per creare una sorta di ‘effetto
serra’ e alzare di qualche grado moderatamente le temperature”, dice Savino
Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

Sono disastrosi gli effetti sui campi della
tropicalizzazione del clima – denuncia Coldiretti Puglia – che azzera in pochi
attimi gli sforzi degli agricoltori che perdono produzione e al contempo
subiscono l’aumento dei costi a causa delle necessarie risemine, ulteriori
lavorazioni, acquisto di piantine e sementi e utilizzo aggiuntivo di macchinari
e carburante. Gli imprenditori si trovano ad affrontare fenomeni controversi,
dove in poche ore si alternano eccezionali ondate di maltempo a siccità perdurante.
Di fronte al ripetersi di queste situazioni imprevedibili diventa sempre più
strategico il ricorso all’assicurazione – conclude Coldiretti Puglia – quale
strumento per la migliore gestione del rischio, mentre è stato potenziato il
servizio di assistenza tecnica alle aziende per la difesa delle colture dalle
avversità meteoriche e per il supporto alle scelte operative aziendali.

L’agricoltura pugliese per effetto dei cambiamenti
climatici – conclude Coldiretti Puglia – ha perso più di 3 miliardi di euro nel
corso del decennio tra produzione agricola, strutture e infrastrutture rurali.