La
Fondazione Nuovo Teatro Verdi ha
presentato questa mattina la Stagione
2022. All’incontro, che si è svolto nel foyer del Teatro, hanno partecipato
il sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi,
e il direttore artistico del Nuovo Teatro Verdi, Carmelo Grassi.

 

«La Stagione del Verdi – ha detto il
sindaco Riccardo Rossi – ci offre la opportunità di ritornare ad un po’
normalità e di ritrovare il gusto e il valore di uno del momenti più belli ed
elevati di condivisone, sempre più forti di qualsiasi ostacolo. Lo spettacolo
dal vivo è sinonimo di condivisione e aggregazione, e i teatri riaprono perché
sono baluardi culturali e di difesa di una indispensabile socialità. E allora
prepariamoci a questa nuova stagione di ripresa e di rinascita: una stagione
teatrale ricca ed emozionante nel solco ormai abituale di un’offerta
multidisciplinare e di qualità».

 

«Una Stagione nel segno della leggerezza
– ha aggiunto Carmelo Grassi – che ci auguriamo possa essere un discrimine
effettivo tra il buio della pandemia e la ripresa dell’attività. La visual della Stagione raffigura un sole
che sorge dal Teatro. Le proposte si
incastrano come sempre per soddisfare gusti diversi e soprattutto per
riconciliare il pubblico con il teatro in piena sicurezza. Non è un periodo
facile per le produzioni e le programmazioni, ma sono sicuro che il Teatro
saprà riprendere il passo normale a mano a mano che il palcoscenico tornerà a
popolarsi richiamando tutti alle vecchie abitudini. La sicurezza del luogo
teatrale sarà ancor più garantita con la prossima entrata in vigore del Green
Pass rafforzato».

 

Il
Nuovo Teatro Verdi di Brindisi torna a ospitare e condividere
una stagione artistica. Dopo aver rimesso in scena lo spettacolo dal vivo, che
ha ridisegnato il teatro secondo la sua fruizione più tradizionale, il
politeama brindisino rompe gli indugi e stringe ancora più forte il suo patto
con il pubblico. Il 2022 segna il
ritorno stabile della scena, nove appuntamenti tra gennaio e maggio di cui due recuperi della stagione 2019-20
interrotta per pandemia. Prima lo streaming, poi i segnali di ripresa, ora il Teatro
della città è pronto per la stagione della rinascita, ricca ed emozionante nel
solco abituale di un intrattenimento diversificato e stimolante.

Si comincia il 14 gennaio con il
grande trasformista Arturo Brachetti
e il suo one man show «Solo», un indimenticabile “as-solo” in
cui l’artista presenta dai personaggi, molti dei quali nuovi, a Magritte e ai
grandi miti della musica pop, passando per le favole e la lotta con i raggi
laser in stile Matrix. Brachetti
tiene il ritmo sul palco, novanta minuti di vero spettacolo pensato per tutti,
a partire dalle famiglie, applaudito finora da 450.000 spettatori in 400
repliche, di cui numerosi sold-out. Un varietà surrealista e funambolico, un
magico viaggio nella mente di Brachetti,
nei suoi sogni e nella sua fantasia, ma anche in quelli di tutti noi. 

 

Il
24 gennaio torna a Brindisi uno dei
volti più amati del cinema e del teatro: Lina
Sastri porta in scena «Eduardo mio»,
spettacolo in parole, musica e poesia in cui l’autrice e interprete racconta il
grande drammaturgo, a 120 anni dalla nascita, attraverso i ricordi personali
della sua conoscenza in teatro e nella vita. L’uomo Eduardo attraverso lettere,
poesie e qualche citazione delle sue opere. «Per me sarà un onore – ha detto Lina Sastri – perché lui è
stato il mio maestro. Ho avuto il privilegio non solo di conoscerlo ma anche di
avere il suo affetto. Parlerò, reciterò, racconterò, ci sarà la musica. E
cercherò di farlo con semplicità e umiltà». 

 

La
Compagnia del Sole presenta l’8 febbraio «Il Miles Gloriosus» di Plauto ovvero «gli adulatori sono
simili agli amici come i lupi ai cani», per la traduzione e la regia di Marinella Anaclerio. Pirgopolinice, il
protagonista di una delle più note commedie plautine, è un fantastico sbruffone,
un gioioso pavone, esagerato, spudorato, vitale. In una Efeso simile
all’originale quanto l’ambientazione di certi spaghetti western al far west, si
consuma la tragicomica truffa di un gruppo di sfaccendati di vario genere ai
danni di un soldato che ha due debolezze: le donne, meglio se sposate, ed
essere adulato.

 

Il
primo recupero della stagione 2019-20 arriva il 17 febbraio: Enzo Decaro è protagonista
di «Non è vero ma ci credo»,
celeberrima commedia di Peppino De
Filippo, gioco semiserio e divertente costruito nel 1942 e che il regista Leo Muscato trasporta negli anni
Ottanta, in una Napoli un po’ tragicomica e surreale e votata al mito di Mario Merola, Pino Daniele e Maradona.
Lo spettacolo rispetta i canoni della tradizione del teatro napoletano sebbene
alla storia sia dato un sapore più contemporaneo.

 

Vanessa Scalera è protagonista il 16
marzo con Pier Giorgio
Bellocchio, Anna Ferzetti e Daniela
Marra di «Ovvi destini».
Il regista Filippo Gili torna a
scavare nelle relazioni familiari. Costanza, sorella minore di Laura e Lucia, è
una ragazza diventata paraplegica dopo un tragico incidente. Né lei né Lucia,
la sorella di mezzo, sanno che la colpa di quell’incidente è di Laura, che non
ha mai rivelato le proprie responsabilità. Già oppressa dai sensi di colpa,
Laura, giocatrice d’azzardo incallita, sarà avvicinata dal misterioso Carlo, figura
tanto enigmatica quanto affascinante che sottoporrà la donna a un assurdo
ricatto che travalica il reale.

 

Dopo una tragedia contemporanea, il teatro recupera la sua
dimensione di leggerezza con lo show «Nino
Frassica & Los Plaggers Band – Tour 2000|3000», in cartellone il 26 marzo. Un’operazione
di memoria musicale con un repertorio formato da oltre cento brani tagliati e
ricuciti alla maniera di Frassica.
Travolto dal ritmo incalzante dello show, il pubblico si diverte con le
invenzioni musicali dell’artista che reinventa ogni brano a modo suo e
partecipa in prima persona sui medley dedicati alla musica degli anni Sessanta
e Settanta. Il risultato è una grande festa pervasa da un’atmosfera di
complicità e di intesa, resa possibile grazie all’inesauribile verve comica del
suo protagonista.

 

Un altro pezzo della stagione 2019-20 è in programma
l’8 aprile. Tempo di musical con «Ghost – il Musical», fedele
trasposizione del cult-movie del 1990 con Patrick
Swayze, Demi Moore e Whoopi Goldberg. Molly, Sam e la
travolgente sensitiva Oda Mae Brown sono i protagonisti di un’appassionante
storia d’amore ancora capace di far sognare. Romanticismo, thriller e commedia
sulle note dell’intramontabile colonna sonora sublimata da «Unchained Melody» dei «The Righteous
Brothers». La regia della versione italiana è di Federico Bellone.

 

La Rimamband
torna al Verdi il 29 aprile con lo
spettacolo «Manicomic», l’ennesima sfida del gruppo comico
e teatral-musicale pugliese formato da Raffaello
Tullo, Renato Ciardo, Nicolò Pantaleo, Francesco Pagliarulo e Vittorio
Bruno. Cinque maestri di un genere di teatro unico in cui la maschera e la
comicità vanno a braccetto con la giocoleria, la clownerie, il mimo, il tip tap
e la straordinaria capacità musicale di ogni strumentista. In
scena, in un imprecisato luogo di cura, un medico segue i suoi quattro pazienti
più gravi affetti da varie patologie: Renato ha disturbi di personalità, Francesco ricorda Dr. Jekyll e Mr. Hyde, Vittorio è un alcolizzato cronico, mentre Nicolò ha una grave forma di “neomelodite” ossessiva compulsiva.
Come curare tutte queste patologie? Con la musicoterapia, l’ippoterapia,
l’elioterapia, lo sport, lo psicodramma e l’improvvisazione teatrale.

 

Titolo
di coda della stagione «Lo Zingaro. Non
esiste curva dove non si possa superare», in scena l’11 maggio. Marco Bocci racconta
la storia esemplare di un pilota di auto sconosciuto il cui destino è però
indissolubilmente legato al mito della Formula 1 Ayrton Senna, morto a seguito di un incidente sul circuito di Imola
l’1 maggio del 1994. Ricostruendo in parallelo la vicenda personale dello Zingaro, nomignolo del protagonista, e
quella di Senna, il racconto rintraccia
coincidenze, premonizioni e intuizioni: il primo incontro con Senna, il primo GP
visto dalla pista, il rapporto con il padre, il primo go-kart, la scelta di correre,
il legame profondo con la famiglia. E ancora Ayrton, Ayrton ovunque. Ayrton davanti
agli occhi dello Zingaro in ogni
curva, in ogni scelta.

 

Il
musical «The Full Monty», non andato
in scena nel 2020 a causa della chiusura dei luoghi dello spettacolo, è
definitivamente annullato. I
possessori di biglietto possono chiederne la conversione nel titolo di accesso
allo spettacolo «Solo» con Arturo Brachetti, oppure ottenerne il
rimborso.