Le società scientifiche
di Igiene e Pediatria e le federazioni dei Pediatri dei Medici di Medicina
Generale chiedono una forte presa di posizione della Regione Puglia contro lo
slittamento dei termini previsti dalla legge sull’obbligo vaccinale e a favore
della Legge regionale per la vaccinazione degli operatori sanitari.

Le sigle SItI,
SIP, FIMP e FIMMG chiedono che la Regione Puglia si opponga alla proroga
relativa agli adempimenti previsti dalla legge 119/2017 per l’iscrizione alla
scuola materna dell’infanzia per l’anno scolastico 2018-2019.

“Questo provvedimento
potrebbe vanificare tutto il lavoro svolto in questi mesi da parte di tutta la
comunità scientifica e operativa della sanità pubblica – si legge in un
comunicato congiunto – che ha consentito il raggiungimento di coperture
vaccinali finalmente in grado di proteggere i bambini e i ragazzi verso
terribili malattie che, ancora adesso, portano a gravi conseguenze. La sinergia
che è stata profusa da tutti professionisti, la grande risposta da parte delle
famiglie pugliesi e la disponibilità manifestata anche dalle farmacie di tutta
la regione nel rilascio delle certificazioni utili all’iscrizione a scuola,
hanno portato la nostra regione a risultati che sono diventati un esempio a
livello nazionale e sarebbe pertanto assurdo pericoloso qualsiasi passo
indietro”.

 

“Si deve
ricordare che la nostra regione – prosegue la nota – si è dotata in questi anni
di un ottimo anagrafe vaccinale informatizzato e che i dirigenti scolastici
della nostra regione hanno già la possibilità di accedere direttamente al
sistema per verificare lo stato vaccinale dei propri alunni. Pertanto le
famiglie adempienti non hanno la necessità di presentare alcun certificato per
l’iscrizione scolastica. Le società scientifiche e le federazioni chiedono alla
regione Puglia di sostenere la propria legge regionale 27/2018 che, a
prescindere da qualsiasi ragionamento giuridico, è una legge fondamentale e
necessaria per tutelare gli stessi operatori sanitari e soprattutto i pazienti
che, in un momento di particolare fragilità legata alla loro condizione di
salute, non devono essere esposti a nessun rischi di contrarre malattie prevenibili
da vaccino durante il proprio soggiorno in ambiente sanitario”. 

 

“Si conferma
l’impegno di tutta la categoria di professionisti nell’azione di consulenza e
di promozione ed informazione verso tutte le vaccinazioni obbligatorie
raccomandata affinché tutti genitori del nostro territorio abbiamo la
consapevolezza dei rischi legati alle malattie e la possibilità di far valere
pienamente il diritto dei propri figli ad essere protetti con le vaccinazioni”.