“Aspetto di sentire l’ultima parola, tutti sanno che
ho guardato con grande attenzione a questo nuovo Governo soprattutto perché su
due grandi vertenze, Ilva di Taranto e Tap, aveva posizioni diverse dal Governo
precedente di centrosinistra col quale ero entrato in scontro frontale. Il
Movimento 5 Stelle mi accusava allora di proporre delle soluzioni mediane sulla
decarbonizzazione dell’ILVA e sullo spostamento 30 km più a Nord dell’approdo
del gasdotto (in una zona già infrastrutturata, tutelando la spiaggia di San
Foca, con un risparmio di soldi per gli italiani evitando la realizzazione del
collegamento via terra da San Foca a Mesagne). Mi dicevano “tu fingi di essere
il poliziotto buono”, insomma mi accusavano di cercare una mediazione solo per
attutire la posizione insostenibile del Governo del centrosinistra precedente”.

Lo dichiara il presidente della Regione Puglia Michele
Emiliano con riferimento alle decisioni del governo sulle vicende gasdotto Tap
e Ilva di Taranto.

“Adesso il Movimento 5 Stelle è al Governo e su Ilva
la loro ritirata è stata assolutamente indegna nei confronti del loro
elettorato, che spero rifletta. E mi auguro che la vergogna di questa ritirata
consenta al Governo almeno di aprire il tavolo della decarbonizzazione
dell’Ilva, che era la mia posizione cosiddetta “da poliziotto buono”. Invece
quella per me è stata una battaglia così dura che mi sono fatto insultare dal
governo del Partito Democratico per la decarbonizzazione dell’Ilva. Adesso
attendo di conoscere da questo Governo se vogliono cominciare, visto che hanno
deciso di tenere aperta l’Ilva, almeno a ragionare sulla
decarbonizzazione.  Allo stesso modo sul TAP, nonostante i comizi di Di
Battista e della Lezzi nei quali dicevano che se avessero vinto le elezioni in
15 giorni avrebbero cancellato l’opera, mentre sapevano già da allora – perché
le carte erano uguali allora come oggi – che questa era una balla da campagna
elettorale, quella balla l’hanno detta. Visto che oggi la situazione è in
questi termini che almeno si impegnino con la Regione Puglia a spostare il
gasdotto di 30 chilometri più a nord, perché se poi anche sul TAP si fa come
sull’Ilva, cioè  si fa finta di niente, allora questa povera gente
pugliese che è stata presa in giro dal Movimento 5 Stelle a che santo si deve
votare, da chi deve andare a rivolgere una supplica perché siano rispettati almeno
gli impegni della campagna elettorale che ha visto il Movimento 5 Stelle
arrivare quasi al 50 per cento dei voti in Puglia per queste promesse? Questa cosa è drammatica non tanto dal punto di vista
elettorale o politico, ma proprio dal punto di vista istituzionale, perché
rischiano con questa tecnica di rompere la fiducia tra i cittadini e le
istituzioni. È devastante quello che hanno fatto e mi auguro che pongano
rimedio accogliendo i suggerimenti della Regione Puglia: decarbonizzazione Ilva
e spostamento dell’approdo Tap, visto che non hanno il coraggio di fare quello
che avevano promesso di fare. Perché queste sono le uniche soluzioni
realistiche che tutelano la salute dei cittadini e l’ambiente”.