Confimi Industria Bari punta sul Cile e lo fa attraverso
una proficua collaborazione con l’Ambasciata cilena in Italia e l’agenzia di
sviluppo ProChile. “Porteremo le nostre aziende nel più tecnologico paese
sudamericano e apriremo anche al turismo”. Così Sergio Ventricelli,
presidente di Confimi Industria Bari, Bat, Foggia promotore dell’incontro nella
Camera di Commercio di Bari in collaborazione con le due istituzioni cilene,
Dialogòi, Distretto Produttivo dell’Industria Culturale e PugliaPromozione.

Per Sergio Romero Pizarro, Ambasciatore della
Repubblica del Cile in Italia, “Quello che vogliamo fare oggi non è solo la
presentazione del nostro Paese, ma parlare di possibilità concrete per la
crescita comune delle nostre piccole e medie industrie. Abbiamo le risorse,
certo, ma voi avete la tecnologia, macchinari ad alto livello e la
specializzazione degli addetti. Possiamo e dobbiamo unire i reciproci valori
aggiunti. Penso sia necessario – ha proseguito – creare un
consolato cileno qui a Bari che possa rappresentare un contesto sicuro e
affidabile per facilitare gli investimenti e i flussi di persone. Siamo
diventati curiosi verso la Puglia perché molte persone venivano qui, per
scoprire questa terra, e vi si trasferivano definitivamente”.

Il Cile è uno dei Paesi più dinamici dell’America
Latina che attualmente conta 28 accordi commerciali di libero scambio con 64
mercati in tutto il mondo coprendo l’86.3% del PIL globale. Numeri che lo
rendono una piattaforma strategica per raggiungere importanti sistemi economici
come quelli latinoamericano e dell’area asiatica verso cui dirige circa il 30%
delle esportazioni, escluso il rame.

“Bari e la Puglia tutta è da sempre vocata agli scambi
commerciali verso l’Est” – ha ribadito Ventricelli. “Siamo colpevolmente
miopi quando si tratta dell’Ovest. Ecco perché chiedo oggi al sistema
regionale di accompagnare le nostre imprese a cogliere questa opportunità.
Occorrerebbe valutare, per esempio, l’apertura di una rotta aerea verso la
capitale cilena in vista di una prima missione imprenditoriale nel prossimo
2020 a fini commerciali e turistici potenziando, per Puglia e Cile, un settore
oggi strategico e già ricco di riconoscimenti”.

A oggi i rapporti con il Cile valgono per le esportazioni
italiane 1,8 miliardi di euro. A mantenere posizioni di leadership nello
scenario globale contribuiscono naturalmente l’industria mineraria e forestale
(rame e cellulosa risultano strategici per l’import italiano) assieme a ben 29
categorie di prodotti tra cui uve, ciliegie e mirtilli freschi, prugne (fresche
e disidratate), filetti di salmone freschi, filetti di trota surgelati, ricci
di mare e alghe per uso industriale. Due economie complementari, quella
italiana e cilena, perché all’importazione di materie prime (nocciole, noci, kiwi,
cozze surgelate e legno compensato) risponde l’invio di macchinari ad alto
valore aggiunto per le lavorazioni industriali, a cui fanno sponda l’indotto
della logistica, impiantistica e costruzioni; ancora le automobili, medicinali
e cosmetici, ma anche carta, cartone grano e mais. Questi ultimi in
particolare, hanno registrato un picco insolito nei primi mesi del 2019 del
valore di 300milioni di dollari per comparto; dato che apre più di una
prospettiva al settore agro-alimentare pugliese.

“Un quadro composito pertanto, le cui iniziative congiunte –
ha spiegato Alberto Gorgone, rappresentate commerciale ProChile – possono
favorire lo sviluppo delle piccole medie imprese di entrambi i Paesi scambiando
insieme a beni e prodotti, anche tecnologie e know-how in settori di interesse
comune”. ProChile è un’istituzione incaricata di aumentare e diversificare le
esportazioni del Paese sostenendo l’internazionalizzazione delle piccole e
medie imprese nonché promuovere l’immagine, l’innovazione e l’imprenditorialità.

Gorgone insieme a Riccardo Figliolia, segretario
generale Confimi Bari, Bat, Foggia ha infine condotto gli speech con i
rappresentanti delle aziende pugliesi che hanno risposto alla call. Circa
trenta gli attori dai settori più vari, dalla logistica, all’agro-alimentare,
agroindustria, meccanica, costruzioni, arredo-design, aerospazio e servizi
integrati al turismo.

Di particolare rilievo anche l’intervento di Alfonso
Pisicchio, Assessore Regionale alla Pianificazione Territoriale che ha parlato
di similitudini tra i due territori con cui creare un vero e proprio mosaico
della bellezza. Giuseppe Pastore, direttore Sezione Internazionalizzazione
Dipartimento Sviluppo Economico Innovazione Istruzione Formazione Lavoro della
Regione Puglia ha invece spostato il focus sulla pragmaticità della operazione
spiegando che il programma strategico regionale fortunatamente ricomprende
quasi tutti i settori di interesse del partner cileno. Occorrerà analizzare le
necessità e la natura dell’interesse delle aziende per dare avvio ai primi
progetti.