Sono stati completati in
anticipo di circa una settimana, rispetto al previsto 6 settembre, gli
interventi concordati con le istituzioni per le ‘collinette ecologiche’ dell’ex
Ilva, vicine al rione Tamburi di Taranto, sequestrate in febbraio dai
carabinieri del Noe per problemi di inquinamento. Lo rendono noto i commissari
straordinari dell’Ilva in Amministrazione Straordinaria, precisando che il
programma dei lavori era stato autorizzato dalla Procura e concordato con
Comune, Prefetto, Asl, Arpa Puglia e Ispra.
    Per la loro vicinanza alle collinette che
secondo la magistratura sarebbero state trasformate in discariche di rifiuti
industriali, il sindaco chiuse il 2 marzo le scuole Deledda e De Carolis,
puntando a una riapertura con l’avvio del nuovo anno scolastico ma dopo i
lavori, che sono stati compiuti – rilevano i commissari – per “trattenere
le polveri minerali ed evitare dunque eventuali spolverii nel quartiere
Tamburi”: con la loro conclusione Ilva in AS “ha rispettato gli
impegni presi”.
    “Le attività appena concluse – spiega
in una nota l’Ilva in As – si sono basate inizialmente sulla manutenzione
straordinaria del verde, con sfalci selettivi e mantenimento delle essenze
arbustive di maggiore pregio. Successivamente, è stata installata una rete biodegradabile
in fibra di cocco, impiegata con modalità innovative, la cui azione protettiva
è stata completata con la idrosemina di specie selezionate di piante grasse,
per le quali è stato predisposto un sistema di irrigazione ad hoc che servirà a
favorirne l’attecchimento”. Lo scopo di tali attività, concludono i
commissari straordinari, “è quello di trattenere le polveri minerali ed
evitare dunque eventuali spolverii nel quartiere Tamburi, vicino all’area
interessata dagli interventi.Con la conclusione dei lavori, Ilva in
Amministrazione Straordinaria ha rispettato gli impegni presi con gli enti”