Una targa oro per riconoscere l’impegno nei confronti dei
ragazzi e delle ragazze con sindrome di Down. L’Associazione Italiana Persone
Down di Bari ha consegnato il riconoscimento a Mino D’Alonzo, imprenditore e
proprietario del brand Jérôme cafè, che sin dal 2014 si è distinto per l’attenzione
riservata ai ragazzi speciali. La catena barese è stata inserita nella rete “Valueable”
promossa da AIPD nazionale, che unisce associazioni di persone con disabilità e
attività commerciali con l’obiettivo di promuovere il diritto al lavoro delle
persone con disabilità intellettiva. La rete è costituita da 83 imprese del
settore dell’ospitalità di tutta Europa che sono impegnate ad includere le
persone con sindrome di Down all’interno della loro squadra. La versione oro
del marchio “Valueable” è assegnata ai datori di lavoro che assumono almeno un
lavoratore con disabilità intellettiva e agiscono come ambasciatori della rete,
promuovendo e sensibilizzano le altre aziende sul tema dell’inserimento
lavorativo delle persone “speciali”. Si tratta della prima targa oro consegnata
in Puglia e la seconda in Italia. “Tutto è cominciato nel 2014 – spiega Mino D’Alonzo -,
quando ho scoperto l’esistenza di questo progetto. Ho creduto molto in questa
iniziativa, inserendo i primi cinque ragazzi in un vecchio gruppo di gelaterie
che controllavo. Adesso gestisco una nuova catena di attività commerciali e ho
assunto Leo e Roberto, due splendidi ragazzi che contribuiscono a rendere unito
il gruppo dei dipendenti. A breve assumerò nuovi ragazzi e ragazze “speciali” e
sono al lavoro per sensibilizzare le altre attività presenti sul territorio.
Sono davvero orgoglioso di essere il primo imprenditore a ricevere questo riconoscimento
in Puglia”. I ragazzi e le ragazze interessati a intraprendere un
percorso lavorativo devono superare alcuni step: “L’inserimento delle persone
con sindrome di Down nel mono del lavoro avviene attraverso un protocollo di
intervento – spiega Viviana Lagattolla, psicologa e psicoterapeuta -. I ragazzi
vengono seguiti da un tutor nei primi giorni di lavoro si per apprendere le
mansioni, ma soprattutto per curare il rapporto con i nuovi colleghi. I ragazzi
vengono scelti in base alle loro competenze, gli interessati hanno presentato i
propri curricola e sono stati contattati dai datori di lavoro. Tutti i ragazzi che
partecipano a questo progetto hanno seguito dei percorsi di educazione all’autonomia
organizzati dalla AIPD Bari”.

Intanto l’AIPD Bari è al lavoro per cercare nuove opportunità
per i ragazzi speciali: “Stiamo cercando imprese e attività interessate a
questo progetto – conclude Mariella De Napoli, vicepresidente AIPD Bari -. Il
nostro Servizio di Inserimento Lavorativo cercherà realtà imprenditoriali, non
solo nel campo della ristorazione ma anche in altri settori. Solo in questo
modo riusciremo a sfatare il pregiudizio che le persone con sindrome di Down
possano lavorare soltanto se adibite a certe mansioni”.