Sono 56 gli ulivi e 2 gli alberi di mandorle che, nei
prossimi giorni, dovranno essere eradicati nelle province di Taranto e Brindisi
perché colpiti da xylella sulla base dei risultati delle analisi effettuati sui
campioni prelevati nel corso dell’VIII aggiornamento del monitoraggio delle
piante colpite da Xylella e resi noti da Infoxylella.
Nel darne notizia, la Coldiretti Puglia che, in una nota dice: “Continua ad
infettare ulivi la Xylella fastidiosa in Puglia. I casi positivi sono stati
conclamati nelle province di Brindisi: 2 mandorli e 21 ulivi ad Ostuni; 8 a
Ceglie Messapica mentre in provincia di Taranto sono risultati infetti 12 ulivi
a Crispiano, 8 a Montemesola, 7 a Monteiasi e 2 in agro di Taranto”.
Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia, nel comunicato dal titolo: “Xylella: infezione non stop colpiti altri 56 ulivi e 2 mandorli”, sottolinea
che: “Gli agricoltori vivono un periodo di forte criticità tra l’avanzata della
Xylella e le crisi di mercato causate dall’emergenza Coronavirus. È evidente
l’urgenza di procedere con tempestività agli espianti delle piante infette per
estinguere i focolai e arginare la progressione della malattia che continua ad
avanzare. Determinante l’attività di monitoraggio per controllare e cercare di
fermare il più possibile l’avanzata della malattia scongiurando al contempo
l’ennesima procedura di infrazione comunitaria. Per effetto dei cambiamenti
climatici e della globalizzazione si moltiplica l’arrivo di materiale vegetale
infetto e parassiti vari e per questo serve un cambio di passo nelle misure di
prevenzione e di intervento sia a livello comunitario che nazionale anche con
l’avvio di una apposita task force”.

Coldiretti Puglia dice che “Per accelerare gli espianti, al
fine di dare supporto concreto alle misure di contenimento imposte dalla
Comunità europea potrebbero essere proprio le imprese agricole, in possesso di
requisiti e attrezzature specifiche, a poter svolgere le attività di espianto,
funzionali al contenimento della malattia, alla salvaguardia del paesaggio
agrario e forestale, alla cura e al mantenimento dell’assetto idrogeologico,
attraverso la costituzione di un apposito elenco in deroga al codice degli
appalti, ai sensi dell’art. 15 del D.Lgs. 228/2001 recante “Orientamento e
modernizzazione del settore agricolo, a norma dell’art. 7 della legge 5/03/2001
n. 57” mentre il territorio della “Città bianca”, è stato colpito
dall’emergenza xylella in modo trasversale con ulivi malati ritrovati anche ad
oltre 15 chilometri di distanza l’uno dall’altro.

Il direttore di Coldiretti Puglia, Pietro Piccioni dice: “Il sistema dei monitoraggi e dei campionamenti va potenziato perché ancora
oggi si basa principalmente su analisi visiva di ulivi troppo spesso
asintomatici. Monitoraggi e campionamenti, considerato che non esiste ancora
una cura per la batteri osi, restano l’unica soluzione per ridurre la velocità
di avanzamento dell’infezione. L’efficacia e sistematicità sono garanzia per le
aree indenni della Puglia e delle regioni limitrofe e non vanno messe in alcun
modo in discussione. Va rifinanziata nel 2020 l’attività di monitoraggio
dell’insetto vettore strumento essenziale per tracciare il percorso e lo stato
di avanzamento degli stadi di vita della “sputacchina” e rendere maggiormente
efficaci le “buone prassi” in agricoltura”. Intanto, da più fronti, giungono
dalle comunità locali, richieste ben precise alla Regione Puglia ed al
ministero dell’agricoltura affinché si preveda a misure specifiche per la “Piana degli ulivi millenari”, un patrimonio non solo paesaggistico ma anche di
fondamentale importanza per l’intera economia della zona.